Testimonianze

L’artrite, solo un brutto ricordo

Desidero narrare la mia esperienza sull’efficacia riscontrata dalla dieta alcalinizzante, proposta a me e a mia moglie dal Dott. Rocco Palmisano dopo una consulenza da lui ricevuta nel novembre 2013.

Inizio col parlare dei problemi di salute accusati da mia moglie dal mese di maggio 2003, all’età di circa cinquant’anni. Ella iniziò ad avvertire forti dolori paralizzanti in modo alternato agli arti inferiori, a quelli superiori, alle scapolo-omerali e alla colonna lombare che le impedivano di svolgere qualsiasi attività. Accusava dolori lancinanti al minimo accenno del più piccolo movimento.

A seguito di una moltitudine di accertamenti di laboratorio, le è stata diagnosticata un’artrite reumatoide sieronegativa, non evidente alle analisi del sangue. Per far fronte alle frequenti crisi le furono prescritte quattro pillole di Sulfasalazina, da prendere quotidianamente a vita.

Per i primi anni la cosa funzionò, non si presentarono più crisi acute. Ma nell’anno 2010 quest’ultime riapparvero frequentemente e di forte intensità, almeno una volta a settimana per la durata di 48-72 ore procurando l’invalidità totale. A seguito di ulteriori accertamenti al fine di prescriverle i costosissimi farmaci biologici, le venne diagnosticata un’artrite da cristalli la quale non andava curata con Sulfasalazina ma con Colchicina. Va precisato che l’inutile assunzione giornaliera per ben 5 anni di Sulfasalazina ha parzialmente rovinato l’intestino di mia moglie. Per questo motivo lei risultò intollerante al farmaco che realmente le sarebbe servito, la Colchicina.

Questi appena descritti sono solo i passaggi principali, ma ho tentato insieme a mia moglie molti altri indirizzi terapeutici proposti di tanto in tanto dalle molte visite mediche. Non trovando reali benefici vedevo mia moglie del tutto scoraggiata e rassegnata a vivere in quelle condizioni, privata delle sue forze e, quando si sentiva leggermente meglio, viveva nell’incubo che da un momento all’altro le sue condizioni fisiche potessero precipitare gettandola emotivamente nella più profonda angoscia.

Abbiamo avuto la nostra svolta da circa un anno cioè da quando abbiamo smesso quasi del tutto di mangiare proteine di origine animale. In un anno le avremo assunte due volte dando molto più spazio a cibi crudi e vegetali. Beviamo molti succhi di carote e verdure, che ricaviamo mediante l’uso di un estrattore a freddo, e riusciamo a bere oltre 2,5 litri di acqua alcalina. Ho riscontrato notevoli miglioramenti, soprattutto da alcuni mesi, da quando beviamo acqua alcalina e ionizzata; le crisi acute si sono ridotte notevolmente sia di frequenza che d’intensità e mia moglie ha acquisito anche molta più energia e voglia di vivere riuscendo ad effettuare lunghissime passeggiate che non ricordavo compiere insieme da anni.

Personalmente, invece, ho riscontrato notevoli cambiamenti delle mie condizioni di salute; la pressione arteriosa, che controllo quotidianamente, si è regolarizzata mentre, prima, la minima oscillava tra 94 e 98, ora, oscilla tra 68 e 82. Mi accorgo di una migliore concentrazione mentale nelle attività quotidiane e di un ritrovato equilibrio del pH della pelle, molto più piacevole al tatto (prima molto untuosa che al solo sfiorarla mi dava un senso di grande fastidio). Beneficio, inoltre, di una respirazione migliore; pur avendo una deviazione del setto nasale riesco ora ad avere un’eccellente respirazione sia di giorno che di notte avendo le vie respiratorie libere da muchi; sono riuscito anche a liberarmi da fastidiosi disturbi di reflusso gastroesofageo. Possono sembrare mali di piccole entità ma, quando vengono risolti, fanno comprendere che quella meravigliosa macchina, che è il corpo umano, in questo modo riprende naturalmente a funzionare in maniera più consona e in sintonia a come è stata progettata dal nostro Creatore.

Nella speranza che le nostre testimonianze possano servire d’incoraggiamento ad altre persone che vivono male la loro esistenza per precarie condizioni di salute (che mia moglie ed io abbiamo risolto grazie all’uso di questa terapia semplice ma efficacissima), ringrazio una persona molto umana, generosa e sempre disponibile, il Dott. Rocco Palmisano, che ha dedicato la sua esistenza ad aiutare il prossimo a preservare quel grande dono ricevuto da Dio che è la salute.

Per chi fosse interessato a conoscere in modo diretto la nostra esperienza è possibile richiedere il nostro numero telefonico all’editore o all’autore.

 

Gennaio 2015 – F. e M.